Progetto per la realizzazione di un’oasi felina e di una struttura di custodia e ricovero permanente per gatti nella zona della bassa friulana
PREMESSA
L’associazione di promozione sociale “Gli Amici di Poldo” è impegnata ormai da anni nella tutela e nella salvaguardia dei gatti provenienti da abbandoni o da situazioni di difficoltà e maltrattamento nella zona della Bassa Friulana. In particolare accoglie e accudisce cuccioli abbandonati, gatti anziani o vittime di incidenti stradali o ancora gatti ricusati e/o malati. Si adopera in primis per dar loro la serenità e la sicurezza che non troverebbero in strada e al contempo per trovare una famiglia che li accolga e li ami come meritano. L’Associazione è inoltre da sempre impegnata nella lotta al randagismo felino e ha sottoscritto una convenzione per il censimento e la sterilizzazione delle colonie feline con dieci comuni della zona. Ad oggi ha sterilizzato circa 1000 gatti e raggiunto un numero di adozioni pari a circa 1500, oltre ad aver soccorso e curato diverse centinaia di felini.
Attualmente il rifugio che ospita i mici in difficoltà ha sede nell’abitazione privata della vicepresidente dell’Associazione, la Signora Sonia delle Case, che ha amorevolmente e generosamente messo a disposizione degli animali bisognosi tutto ciò che possiede, sia in termini di spazi che di energie. La struttura ha di recente ottenuto l’autorizzazione sanitaria che la qualifica formalmente sia come “Altra struttura di ricovero e custodia” sia come “Reparto contumaciale” a cui l’Azienda per i Servizi Sanitari può fare costante riferimento, come del resto faceva anche negli anni precendenti il rilascio dell’autorizzazione.
Ciò premesso, è tuttavia opportuno sottolineare come la presenza del rifugio in una porzione, ancorchè periferica, del centro abitato del comune di San Vito al Torre, abbia nel tempo sollevato lamentele e polemiche da parte di alcuni cittadini. Fin da subito, ovvero dal 2013, l’Associazione si è adoperata per individuare un’area nella quale spostare la propria oasi e la propria attvità, ma non potendo contare sulla collaborazione di alcun comune della zona né disponendo di fondi con i quali acquistare qualche appezzamento di terra, per anni non ha potuto fare altro che portare avanti la propria missione nella sede originale, adottando al contempo tutte le misure possibili per ridurre i disagi alla popolazione. Dopo diversi anni di richieste di aiuto cadute nel vuoto, grazie ad un’importante donazione l’Associazione ha potuto finalmente coronare il proprio sogno e acquistare un terreno di 7000 metri quadrati, sufficientemente distante dai centri abitati ma al contempo vicino all’attuale sede del rifugio, nel quale realizzare una struttura di ricovero e custodia permanente all’interno del fabbricato già esistente e un’oasi chiusa di circa 4000 metri nel terreno adiacente. Si tratterà di un parco in grado di ospitare potenzialmente centinaia di mici (anche se non è questo l’obbiettivo), un’oasi felina immersa nel verde e dotata di una struttura dove i mici bisognosi di cure potranno essere assistiti e coccolati dai volontari dell’Associazione. Vi verranno ospitati sia i gatti dell’Associazione sia i gatti di proprietà rimasti senza padrone e molti mici randagi in cerca di cibo e di una carezza. Sarà un’oasi in grado di tendere una mano a molti di quei gatti che vengono abbandonati dopo aver trascorso un’intera vita tra le mura domestiche e che una volta sulla strada non riescono a sopravvivere.
Purtroppo in regione sembra ancora mancare una cultura che riconosca la necessità di strutture specifiche per i felini soprattutto alla luce del fatto che almeno tre volte all’anno dobbiamo affrontare il problema delle cucciolate abbandonate, accanto a quello dei gatti randagi ammalati o traumatizzati. Per questi mici sono indispensabili strutture che possano fornire cure, cibo e riparo, almeno per il tempo necessario a darli in adozione e il nuovo progetto dell’Associazione si prefigge di fare proprio questo.
Con alcuni interventi in seguito analizzati, l’area ha tutte le potenzialità per diventare un’eccellenza ed un motivo di vanto sia per il comune che per la Regione stessa, proponendosi ad oggi come l’oasi potenzialmente più grande di tutto il territorio regionale. La sua importanza e l’impatto positivo sul territorio risultano poi amplificati anche alla luce dell’attuale assenza di una struttura ricettiva analoga in tutta la zona della Bassa Friulana: molti comuni sono obbligati a convenzionarsi con strutture geograficamente molto distanti da loro e ciò rende le operazioni di spostamento e di recupero dei felini incidentati estremamente complesse e onerose, oltre al fatto che nel caso di gatti che necessitano di cure immediate, una trasferta lunga può essere anche causa di decesso oltre che di una prolungata sofferenza.
Alla luce di ciò e nell’ottica di creare qualcosa di funzionale, ma al contempo bello e rispettoso dell’ambiente, si è deciso di privilegiare delle scelte ponderate e lungimiranti, volte soprattutto a conciliare elementi estetici, pragmatici e soprattutto dal basso impatto ambientale.
L’area che andrà ad ospitare sia l’oasi che la struttura di custodia permanente insiste su una superficie di complessivi 7013 metri quadrati, dei quali circa 4000 da destinarsi all’oasi vera e propria e i rimanenti 3000 da utilizzarsi come “area di ingresso”, “area logistica” e infine come struttura di ricovero.
Ripartizione degli spazi

L’area verrà così ripartita:
- “Area di ingresso”: lo spazio compreso tra l’ingresso e l’area nella quale si intende realizzare l’oasi. In questa zona di circa 2500 metri quadrati sarà possibile sia parcheggiare le auto, sia posizionare eventuali tavoli e panchine all’ombra degli alberi, sia posizionare un prefabbricato che funga da deposito (coperte, trasportini, gabbie trappola, oggetti destinati alla vendita ecc.);
- “Area struttura di ricovero e custodia permanente”: corrisponde all’attuale fabbricato che dispone di una superficie pari a circa 70 metri quadrati adiacente alla quale si trova una zona di altrettanti metri da utilizzarsi come area operativa;
- “Area logistica”: una superficie di circa 80 metri quadrati destinata alla parte operativa (lavaggio ciotole e lettiere, deposito cibo e sabbia, posizionamento di lavatrici, zona per l’asciugatura dei panni ecc);
- “Area oasi felina”: quella destinata ad ospitare i gatti, costituente il restante spazio di circa 4000 metri quadrati.
PUNTI DI FORZA DEL TERRENO
– È rialzato di circa 1 metro sul livello della strada, cosa che riduce al minimo il rischio di allagamenti;
– È lontano dai centri abitati;
– È circondato su tre lati da appezzamenti agricoli;
– Ha un’ottima esposizione al sole.
PUNTI DI FORZA DEL PROGETTO
– Si tratta di un progetto a bassissimo impatto ambientale alimentato da energia pulita;
– Presenta tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento sia per lo scopo per cui nasce sia per progetti di valore sociale;
– E’ in grado di soddisfare diverse esigenze, in quanto accoglie nella stessa zona sia un’oasi di 4000 metri quadrati sia una struttura di ricovero permanente sia un ambulatorio per le sterilizzazioni e piccoli interventi, cosa che riduce i livelli di stress e paura nei felini quando vengono portati in una clinica e alleggerisce il carico di lavoro dei volontari impegnati nelle trasferte da e verso il rifugio.
PROGETTI DI VALORE SOCIALE CHE L’ASSOCIAZIONE INTENDE REALIZZARE NELL’OASI FELINA:
– PROGETTO DI PET THERAPY A FAVORE DEGLI ANZIANI (progetto già approvato dalla Regione e da realizzarsi per ora nell’attuale sede dell’oasi);
– PROGETTO DI PET THERAPY A FAVORE DEI BAMBINI E PROGETTO DI ASSISTENZA ALLA LETTURA PER BAMBINI DISLESSICI (progetto in fase di elaborazione da realizzarsi con l’ausilio di psicologi);
– PROGETTO DI EDUCAZIONE AL RISPETTO DEGLI ANIMALI E ALL’ACQUISIZIONE DEL SENSO DI RESPONSABILITA’ A FAVORE DEI GIOVANI (progetto in fase di elaborazione da realizzarsi nell’ambito di una collaborazione con gli istituti scolastici).
In sintesi, il progetto si presenta di grande utilità in quanto:
– Nella Bassa Friulana esiste l’esigenza di disporre di una struttura o di un’area nella quale ospitare i gatti non più liberabili sul territorio in quanto le strutture convenzionabili più vicine sono situate a Trieste, San Pietro al Natisone e a Villotta di Chions;
– L’attuale struttura di ricovero “Gli Amici di Poldo” sorge all’interno di un’abitazione privata che, sebbene sia in una posizione periferica, rimane comunque vicina ad un centro abitato;
– Le dimensioni non troppo estese dell’attuale area dedicata ad oasi della struttura non permettono all’Associazione di continuare ad accettare tutti i gatti per i quali sarebbe comunque utile un ricovero permanente, in conformità a quanto disposto dalla Legge Regionale 20/2012;
– L’Associazione si è distinta negli ultimi anni per il crescente numero di interventi, ricoveri e adozioni e sta diventando un punto di riferimento nella zona della Bassa Friulana sia per i privati cittadini che per i Comuni e l’Asl, cosa che rende ancora più utile la realizzazione di una struttura più idonea allo scopo;
– La realizzazione di un’oasi convenzionabile con i comuni di zona renderebbe inoltre più semplice e veloce il recupero e il soccorso dell’eventuale felino in difficoltà evitando che la distanza geografica per l’affidamento alle attuali strutture preposte possa provocare il perdurare di sofferenze o addirittura il decesso.